| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
LA GAZZETTA DI BAGGIO
La seconda giornata di campionato vede la rivincita dei whites.. per 5 a 2 anche se il risultato è bugiardo.. visto che fino al 20esimo della ripresa il risultato era bloccato sul 2 a 1 per i whites. Dopo 2 turni in testa alla classifica non ci sono i soliti noti..ma un quartetto insperato.. Edo,Cucurella,Stefano e Felipe..a punteggio pieno a dimostrazione della bontà del tutti contro tutti. Per quanto riguarda la partita da,segnalare la tripletta di Edo con i 2 gol nei primi minuti su 2 splendidi lanci del rientrante Ciro, l'ottima prova di Matteo Metal al rientro anche in campionato, l'ampio minutaggio di Stefano ormai recuperato in toto, la bella prova di Josè,autore anche di 1 gol al rientro dalle ferie..,le 2 espulsioni dei soliti Seba e Rino e l' ampia partecipazione di tutti i 33 presenti.
Grazie a tutti
PENSIERI E PAROLE
(a cura del presidente della R.S.A. del Baggio 2)
I poteri forti
Purtroppo le brutte abitudini del bel Paese si sono radicate anche nel nostro folbal.
Parliamo spesso di democrazia e di libertà ma alla fine quasi nessuno
ha capito il vero senso vero delle parole.
Speravamo che il vento nuovo della cultura blues spirasse forte sull’enclave calcistica del Baggio 2 ed invece…
Artisti dell’arte ecclesiale come Rino, rinomati chef della “cucina del popolo” come Hrubesch, cesellatori di palloni come Ambarabat,
cantastorie della Sila come Pietro e il duo Pasquale, l’acrobata con
lo zainetto Rocco, spazzati via come foglie morte dall’uragano della repressione.
Il potere white non poteva accettare un’altra debacle ed essendo
chiaramente contrario alla nuova cultura inclusiva ha deciso di agire tempestivamente.
Oltre al folbal, un altro sport è molto popolare in Italia è il cambio di casacca.
Quando le cose vanno male, purtroppo ce lo insegna la storia
e ce lo insegnano i politici, di colpo ci accorgiamo che forse stare da una parte non conviene più e zac si salta il fosso meglio di Tamberi.
Purtroppo anche al Baggio 2 è successo questo, il cobra incantatore
Ughetto ha convinto ben 4 blues a passare con i white.
Passi per Cuccurella che è nuovo e non conosce bene le dinamiche, anche se forse, sabato mattina, qualcosa ha cominciato a comprendere…, passi per Edo che segue le orme dello zio e qui stendo un velo pietoso sullo zio.
Dopo anni di conduzione blues come mister e selezionatore, molla tutto
solo perché il Cobra gli ha offerto un posto sicuro sulla fascia…
ma anche Felipe che ha tradito la cultura blues preferendo la sicurezza di un posto fisso è una stilettata al cuore.
Non contento della razzia nei blues, il Cobra decide anche che la montagna della vittoria con in cima la bandiera blu andava sgomberata.
Sfruttando il rincoglionimento del sabato mattina il cobra organizza un blitz da far invidia a Piantedosi.
Prepara i suoi giannizzeri comandati dal mercenario Seba e va all’attacco.
Ancora mezzi addormentati i blues si fanno infilare da Edo come una lama bollente nel burro, cercano di difendersi attaccando ma il cobra si è protetto con il V° celere composto da: Fulvio, Boca, Matte, Sasha e Dani.
I blues essendo “artisti” non possono seguire le regole per cui ognuno giocava a modo suo producendo spesso scelte e passaggi sbagliati.
Tutto molto democratico… ma alla fine vince chi segue le regole e Bolo Bolo, Ciro, Cuccu, Roby e Edo questo lo sanno bene e le hanno applicate ad arte.
Purtroppo un altro polo della cultura milanese è stato sfrattato con la
forza ma questa è la vita.
Speriamo che i blues abbiano imparato la lezione, la cultura è una gran
cosa ma alla fine se hai la lavatrice rotta devi chiamare l’idraulico e non Cacciari, se ti si rompe la macchina non chiami Fusaro ma un carro attrezzi, anche se per qualcuno magari sarebbe meglio “il carro dei vincitori”.
La disamina tecnica la fa il capitano ma credo che non siano discussioni
sulla meritata vittoria dei white, non si è mai avuto l’impressione che i blues potessero pareggiare neanche dopo il bel goal di testa di Pietro.
Alla prossima