| | WHITE | BLUES |
| |
4 | 1 |
| 1 | FILOSOFO | ROCCO |
| 2 | UGHETTO | LILLO |
| 3 | DANI | ANDREA VITO’S |
| 4 | THEO | RINO |
| 5 | FULVIO | PASQUALE B |
| 6 | SEBA | JOSE’ |
| 7 | DANTE | HRUBESCH |
| 8 | ROMPEO | CLAUDIO |
| 9 | MAMBALBERTO | TEO |
| 10 | BOLO BOLO | FABIO MONO |
| 11 | GIORGIO METAL | ROMAN |
| 12 | ROBY SCALA | ANDREA M. |
| 13 | STEPHAN TATTOO | ENZO |
| 14 | ANDREA MISTER | LEO |
| 15 | BOCA | PASQUA 2 |
| 16 | RINGHIO | SASHA |
| 17 | QUENTIN | PIETRO |
| 18 | | |
| 19 | | |
| | | |
| MARCATORI | |
| DANTE 3 QUENTIN | TEO |
| UOMO SKY | |||
| QUENTIN DANTE | RINO JOSE’ |
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LACAZETTE DI BAGGIO
(a cura dell’organizzatore Ughetto)
L'ottava partita di campionato ha visto un'affluenza di giocatori molto ampia e questo ha portato ad avere fortunatamente tanti cambi per squadra visto il caldo anomalo della giornata.
Il risultato finale ha visto i whites vincitori per 4 a 1 ma la partita è stata molto equilibrata visto che dopo l'immediato doppio vantaggio dei whites con 2 gol molto belli di Dante e Quentin, fino al 2 a 1 di Teo già nel secondo tempo ,le 2 squadre si sono equivalse. Poi una doppietta dello scatenato Dante ha chiuso la partita anche se i Blues possono recriminare per una traversa e un gol sbagliato davanti al filosofo.
Tra i Blues bella prova del solito Josè e di un Rino stranamente non espulso,mentre gli attaccanti avrebbero potuto fare di più. Daniele resta in testa alla classifica da solo mentre in classifica cannonieri Dante ,con la tripletta, si porta al terzo posto dietro ad Edo e Teo.
Un grazie a tutti i 34 presenti
| PENSIERI E PAROLE (a cura del presidente della R.S.A. del Baggio 2) |
L’artigianato batte la multinazionale
Il “tutti contro tutti” è lo specchio di quello che succede fuori dal rettangolo
verde e sabato ne abbiamo avuto la prova.
Lo spogliatoio è un mondo eterogeneo, da una parte ci sono tutte le rappresentanze politiche dall’altra il 60% che se ne frega, ci sono tifosi di quasi tutte le squadre ,
ci sono gli atei e i super cattolici, ci sono i bestemmiatori e gli educati di altri tempi,
da una parte ci sono quelli che insultano Gerry e dall’altra quelli che insultano l’arbitro.
Come poteva rimanere escluso il mondo del lavoro?
La sfida di sabato si è basata su questo, da una parte i white capitanati dal capo
Artigiano Ughetto dall’altra dal super manager Rino.
Il primo con anni di esperienza maturati in anni di lavoro sul campo dall’altra il classico manager bocchiniano, attenzione non è un refuso!!
Forse non tutti sanno che c’è una facoltà d’elite della Bocconi che si chiama Bocchini.
Frequentata principalmente da ragazze cinesi ma anche da qualche energumeno come Rinuzzo.
La filosofia dei white è molto semplice , ognuno deve sapere fare il suo lavoro
ma soprattutto conta l’esperienza.
Per aver questa dote ovviamente non puoi essere giovane mentre per avere produttività devi avere forza e resistenza, qualità principalmente dei giovani.
Quindi qual è la capacità primaria del capo?
Capire le attitudini, le qualità e mischiarle con l’esperienza dei più anziani.
Il bravo capo è quello che crea una squadra vera dove tutti lavorano per un unico fine anche a scapito della propria visibilità.
E così schiera nel laboratorio del Baggio2 una difesa di media età che sa bene cosa fare e quando c’è una sbavatura, si può sempre contare sulla forza di Seba.
A centrocampo ci vogliono dei ragionatori che sappiano far correre la palla e su questo Roby, Rompeo, Andrea, Bilo Bolo e il capitano sono maestri.
A volte si è obbligati a velocizzare il lavoro e voilà ecco che si palesano Quentin e Dani .
Come in tutte le imprese, anche artigiane, l’obiettivo finale è vendere il prodotto
e non a caso anche nel mondo del lavoro si chiama “goal” e nei white il problema del goal non sussiste finchè ci sono Dante e il Mamba.
Lo schieramento blu invece ha prediletto la filosofia anglosassone delle multinazionali, tutti con laurea del dribbling , Fabio dopo i legni colpiti ha vinto un master nella Silicon Valley, più precisamente a Palo Alto.
Indottrinati da anni di università , i graduati del dribbling rispettando le regole del
manager , pensare alla propria carriera lasciando il gioco di squadra ad altre figure.
Ma se le altre figure, come Rino, Josè e Andrea e i Pasquali, sono poche, alla fine
non raggiungi il tuo “goal”, perdi i benefit e bonus che piacciono tanto agli yankees.
Alla fine la concretezza, lo spirito di squadra, la manualità e non ultima, la capacità
degli artigianelli batte sempre la managerialità fine a sé stessa.
Gli Attack Director, i Midfied Key account , i global footbal manager che si compiacciono delle proprie giocate come se fossero i grafici in ascesa o le torte colorate che proiettano nelle call, faranno anche scena al momento… ma alla resa dei conti vince chi sa cosa fare.
Concretamente e i white lo hanno dimostrato sabato.
Non entro nel discorso tecnico che è di proprietà del capitano, ma la vittoria bianca non fa una grinza è strameritata.
Visto che lo zoccolo duro è quasi sempre lo stesso, forse un esamino di coscienza i blues dovrebbero farlo, anche perché questa volta la bilancia delle formazioni pendeva dalla loro parte.
La speranza è che sia solo un appannamento momentaneo perché se i white
vincono ancora il prossimo sabato, sarà dura rimettersi in carreggiata.
Alla prossima anzi come direbbero a Stanford
“see you next time ugly animals”